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Venezia

di F.Guccini/Biggi/G.Alloisio

Francesco GucciniFrancesco Guccini, nato a Modena (1939), esordisce agli inizi degli anni ’60 con canzoni ispirate alla canzone d’autore americana (in particolare Bob Dylan). A partire dagli anni ’70 si afferma come uno degli autori più apprezzati del panorama musicale italiano: fortemente legato alla propria terra di origine (l’Emilia) e motivato sempre da un saldo impegno civile e politico, Guccini scrive canzoni come un moderno cantastorie, con una cura artigianale nella costruzione dei testi.

 

Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare,
la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia, la vende ai turisti,
che cercano in mezzo alla gente l' Europa o l' Oriente,
che guardano alzarsi alla sera il fumo - o la rabbia - di Porto Marghera (1)...

Stefania(2) era bella, Stefania non stava mai male,
è morta di parto gridando in un letto sudato d' un grande ospedale;
aveva vent' anni, un marito, e l' anello nel dito:
mi han detto confusi i parenti che quasi il respiro inciampava nei denti...

Venezia è un' albergo, San Marco(3) è senz' altro anche il nome di una pizzeria,
la gondola(4) costa, la gondola è solo un bel giro di giostra.
Stefania d' estate giocava con me nelle vuote domeniche d' ozio.
Mia madre parlava, sua madre vendeva Venezia in negozio.

Venezia è anche un sogno, di quelli che puoi comperare,
però non ti puoi risvegliare con l' acqua alla gola, e un dolore a livello del mare:
il Doge(5) ha cambiato di casa e per mille finestre
c'è solo il vagito di un bimbo che è nato, c'è solo la sirena di Mestre(6)...

Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa:
Novella Duemila(7) e una rosa sul suo comodino, Stefania ha lasciato un bambino.
Non so se ai parenti gli ha fatto davvero del male
vederla morire ammazzata, morire da sola, in un grande ospedale...

Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità:
del resto del mondo non sai più una sega, Venezia è la gente che se ne frega!
Stefania è un bambino, comprare o smerciare Venezia sarà il suo destino:
può darsi che un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti...

 

NOTE:

1: Polo industriale veneziano, costruito a partire dal 1917, si è enormemente sviluppato negli anni ’60 e ’70, con grandi impianti petrolchimici, spesso messi sotto accusa per l’inquinamento prodotto nella laguna e per l’alta incidenza delle malattie professionali (cancro) fra i lavoratori.

2: La protagonista della canzone, Stefania, muore di parto a Venezia. Sua madre gestisce un negozio di souvenir, uno dei tanti che vendono chincaglierie ai turisti nella città lagunare. La storia di Stefania viene contrapposta lungo tutta la canzone alla morte, alla decadenza e alla svendita della sua città, Venezia.

3: La piazza più famosa di Venezia. Spesso, durante l’alta marea, è quasi completamente sommersa dal mare.

4: Tipica imbarcazione a remi lagunare, utilizzata ormai soltanto come attrazione per i turisti.

5: Suprema carica dell’antica Repubblica Veneziana.

6: Mestre è il quartiere di Venezia costruito sulla terraferma, dove si trovano le industrie petrolchimiche di Porto Marghera.

7: Settimanale di cronaca rosa, si occupa di gossip e di servizi fotografici più o meno scandalistici.

 

 

 

SPUNTI

 

Inquinamento a Venezia

Il petrolchimico di Marghera

Novella 2000

Comune di Venezia

Guccini sul Ponto

Francesco Guccini sito ufficiale

Testi delle canzoni tradotti

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