|
20/8/2006 Verso Santo Tomé: Riflessioni di viaggio
Buio nell’autobus serale, musica nelle orecchie, tramonto: gli alberi sono sagome nere incise su un cielo in technicolor. Se avessi con me la macchina fotografica… Poi accendono le luci, mettono una musica fastidiosa di sottofondo e il cielo diventa nero pece. La magia di un istante è persa.
Viaggiare ha un senso di per sé, indipendentemente da partenza e destinazione. Anche il paesaggio finisce per diventare secondario. Quando l’autobus si ferma (per far scendere o salire passeggeri: qui accade a ogni angolo) divento irrequieto, impaziente. Solo il movimento dà un significato al mio tempo.Per inviare commenti (i commenti anonimi, senza mail o offensivi non saranno pubblicati)
|
Voltar à página principal (em português)
| Tornare alla pagina principale (in italiano)
Para sugerir um site | Colaborar
Contato | Forum