E' un fenomeno che è accaduto nelle Americhe: la "apertura" delle lingue europeee portate dai colonizzatori. Fu quasi la stessa cosa fra Inghilterra e USA e fra Portogallo e Brasile.

Finora nessuno mi ha dato una spiegazione convincente di questo. Il fatto è che in Brasile (e negli Stati Uniti) si parla una lingua più "chiara" della lingua dei paesi di origine.

Vi darò qualche esempio...

Per pronunciare la parola "costumeiro" (abituale) un portoghese direbbe: "CUSHTUMAIRU", mentre un brasiliano direbbe "custumeiru".... (Bè, sto parlando del portoghese di São Paulo, sapete che ci sono vari accenti differenti in Brasile). Per uno straniero, quale sarebbe la pronuncia più facile da comprendere?

Il numero 5... in Portogallo si dice "Shincu", in Brasile "sincu". Qual è il più facile?

Per fermare l'auto? In Portogallo bisogna "carregar nos travões" ("carrgar nush trivoinsh", pigiare sui freni) mentre in Brasile si "frena" semplicemente ("breca" o "freia", pronunciato esattamente come si scrive).

E così di seguito. Il Portogallo, per il fatto di essere un paese europeo latino, riflette nella lingua questo "conservatorismo". Il Brasile è un paese più rilassato, più irriverente e questo si riflette anche nella lingua.

Non sto qui dicendo che uno sia meglio dell'altro, né sto "difendendo il mio orticello" per il fatto di essere brasiliano. Mi sto solo mettendo nei panni di uno straniero che voglias studiare il portoghese. D'altronde faccio sempre così, specialmente quando mi trovo a São Paulo. Penso sempre: come vedrebbe uno straniero tutto questo? Quale sarebbe l'impressione che il Brasile o la città di São Paulo causerebbe a uno straniero?