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A cura di João Carlos Capotorto - Traduzione di Gabriella Minisini

 

Un'opinione di João Carlos Capotorto 13/3/2007

Pane e circo - Programma assistenzialista e Carnevale: versione moderna della sinistra populista

 

lulaE’ questa la politica del governo Lula. Ricorda il Medio Evo: il popolo vuole “pane e circo” e niente più… parole dette dai consiglieri di fiducia legati agli antichi regimi monarchici. E i re che seguivano alla lettera questo consiglio, si guadagnavano la simpatia del popolo. La storia si ripete!

In Italia, i romani buttavano nell’arena i cristiani per farli divorare dai leoni e il popolo delirava di fronte allo spettacolo della morte altrui. Quello era il loro circo.

Al giorno d’oggi non si usa più sacrificare i cristiani, c’è il carnevale. E il pane Lula lo prende dalla classe media, rendendola più povera, livellando verso il basso l’intero gruppo sociale che è stato la base dell’economia brasiliana. E’ la politica dell’assistenzialismo, molto nota ai regimi populisti di sinistra, partendo da Fidel Castro a Cuba passando per il Venezuela di  Hugo Chàvez  fino a Evo Morales in Bolivia.

Siamo ostaggi di una strategia ben elaborata dove un presidente debole di una potenza sudamericana si piega perfino di fronte a un piccolo paese vicino, sotto la minaccia militare verso le installazioni di un impresa brasiliana che ha investito là per produrre entrate ai boliviani.

Attualmente siamo sul punto di diventare dipendenti anche dal Venezuela, attraverso un piano megalomane che il presidente Chàvez tenta di appioppare ai brasiliani, pianificando la costruzione di un gasdotto di dimensioni continentali e che costerà miliardi di dollari. Che mancanza di lucidità!

Recentemente, per rimanere nelle mani del presidente boliviano, il nostro dirigente ha approvato un ritocco di quasi il 300% sul prezzo del gas. Sapete chi pagherà? Il popolo è chiaro! E tutto questo sta accadendo per non perdere totalmente l’investimento fatto e fino al giorno in cui non ci libereremo da questa dipendenza mal valutata. Forse con il prossimo presidente del Brasile, se ci sarà tempo per questo, di fronte alla possibilità di diventare una dittatura di sinistra nello stile di Chàvez.

E se il presidente venezuelano userà gli stessi metodi quando il gasdotto che ci tocca accettare a forza  resterà  impiantato definitivamente sul territorio nazionale?

Publicato per gentile concessione di:

Jornal da Paulista

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