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Home Musica Leggendo fra le righe Calice (página em português)
 

 

Calice (1)

di Chico Buarque/Gilberto Gil (1973)

 

Padre, allontana da me questo calice,
Padre, allontana da me questo calice,
Padre, allontana da me questo calice
di vino tinto di sangue (2).

Come si può bere questa bevanda amara,
ingoiare il dolore, mandar giù il travaglio (a)?
Anche se chiudi la bocca resta il petto,
silenzio in città non si ascolta.
A che mi serve esser figlio di santa?
Meglio sarebbe esser figlio dell'altra (3) (b),
altra realtà meno morta (4),
tanta menzogna, tanta forza bruta (5).

Come è difficile svegliarsi in silenzio
se nel silenzio della notte mi danno (c).
Voglio lanciare un grido disumano
che è una maniera di essere ascoltato.
Tutto questo silenzio mi stordisce,
ma pur stordito mi mantengo attento
in gradinata (d), perchè in qualunque momento,
vedrò emergere il mostro dallo stagno (6).

La scrofa troppo grassa non cammina (7),
la falce troppo usata più non taglia.
Com'è difficile, padre, aprir la porta,
questa parola (8) strozzata nella gola.
Questa sbornia (e) omerica nel mondo.
A che serve la buona volontà ?
Anche se tace il petto c'è la zucca
degli ubriachi (9) nel centro città.

Forse il mondo non è così piccino
né la vita è un fatto consumato.
Voglio inventare il mio proprio peccato,
voglio morir del mio proprio veleno,
voglio perder per sempre la tua testa (10),
e che la mia perda il tuo buon senso (11),
voglio annusare fumi di olio bruciato,
sbronzarmi tanto da farmi scordare.

 

Commenti generali:

(a) forma poco comune di riferirsi al lavoro.
(b) la rima attesa sarebbe "filho da puta" (figlio di puttana) imprecazione molto comune nella vita quotidiana, ma, a quei tempi, non pubblicabile.
(c) mi dispero.
(d) riferimento al calcio, da dove i tifosi assistono alle partite.
(e) sbornia, sbronza, ubriacatura, essere ubriaco.


Commenti politici:

(1) allusione alla censura ufficiale (Taci!). In portoghese la pronuncia di "Cálice" (Calice) e di "Cale-se!" (Taci!) è quasi identica: da lì il gioco di parole.
(2) le masse erano trattate a "pane e vino" (nel caso del calcio), ma l'obiettivo era nascondere il "sangue", ossia le esecuzioni sommarie dei dissidenti politici.
(3) perché, come facevano in tanti, non stare dalla parte del regime e sfruttare i suoi favori in qualità di protetto?
(4) qui si esprime il dispiacere per l'inazione e la forzata messa a tacere dell'opposizione.
(5) riferimento ai metodi sleali e sanguinosi del regime.
(6) alcuni teorici del regime temevano che un giorno le masse potessero svegliarsi e fare la vera rivoluzione. L'avanzata affamata e disarticolata delle masse, in un'onda fuori controllo era il loro incubo: Lo chiamavano "il mostro", "la cosa", etc.
(7) possibile allusione alla corruzione del regime, che aveva raggiunto livelli stratosferici, rendendo le strutture ufficiali virtualmente inattive in relazione ai servizi pubblici (che è una lotta ancora attuale).
(8) la parola era Apertura (Politica), una strategia del regime stesso di dare gradualmente il potere ai civili, in modo che al momento dell'esplosione delle contraddizioni e della necessità di rimborso dei prestiti esterni, i militari fossero già "allontanati" dal potere e non potessero essere incolpati del degrado del livello di vita del paese.
(9) gli ubriachi, come nella canzone "L'ubriaco e la equilibrista", erano i folli araldi della libertà.
(10) i "gorilla", come erano chiamati i militari in quel periodo, non avrebbero mai capito che "voglio perder la tua testa" era l'espressione del desiderio di deporre i governanti.
(11) espressione del desiderio di non avere più tutori.

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