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A cura di Luigi Taufer

Un po' di storia

 

nave vichinga

La Storia di qui non è passata, vista la posizione geografica piuttosto periferica dell'arcipelago, marginale e ben oltre le mitiche "colonne d'Ercole". Non sono certo da ricercare vestigia delle civiltà antiche, a parte le solite leggende sul passaggio dei Fenici o dei Cartaginesi verso l'America o i suggestivi miti sulla civiltà perduta di Atlantide.

Anche per questo una vacanza da queste parti è rilassante, nel senso che non c'è la possibilità di frequentare importanti musei di antichità o campi archeologici, interessantissimi ma spossanti. Dopo la scoperta del 1419 l'isola diviene importante per le rotte verso l'America come scalo intermedio. Cristoforo Colombo conobbe l'arcipelago ed in particolare visse nell'isola di Porto Santo a circa 3 ore di navigazione da Funchal. Qui si vede l'unica vera spiaggia di questo gruppetto di isole!!

I Fenici, ottimi navigatori, circumnavigarono certamente l'Africa. Secondo quanto riportato da Erodoto "circumnavigando la Libia (così era chiamata l'Africa nel 500 a.C.) avevano avuto il Sole alla loro destra". Segno che navigarono nell'emisfero australe. Navigavano anche oltre lo stretto di Gibilterra per recarsi in Cornovaglia nelle miniere di stagno. Si narra anche di una spedizione commerciale sulle coste dell'odierno Camerun. Quindi è probabile e credibile che tanto i Fenici quanto i Cartaginesi fossero a conoscenza dell'esistenza delle Canarie, Madeira, Capo Verde, forse Azzorre . Alcune monete puniche trovate nell'isola di Corvo (Azzorre) nel 1749 sarebbero però dei falsi. Così come è certamente un falso l'iscrizione fenicia trovata a Parahyba in Brasile, in quanto contiene datazioni messe in relazione al Calendario Giuliano, cosa assolutamente impossibile.

La data ufficiale della scoperta di Madeira è il 1419, ma è certo che attorno al 1336 su una nave portoghese, il genovese Lanzarotto Malocello scoprì (meglio riscoprì, visto che le isole erano conosciute nell'antichità) le Canarie. Attorno alla stessa data dovrebbe risalire la scoperta (o riscoperta….) di Madeira. Questo è certo poiché l'arcipelago appare già nell' Atlante Mediceo datato immediatamente dopo il 1350.

Secondo il naturalista Plinio, il Re di Mauritania Juba, vassallo di Roma, inviò una spedizione nel I° secolo a.C. verso l'oceano alla ricerca di isole di cui si supponeva l'esistenza. Vennero così scoperte, in nome di Roma, numerose isole. In particolare l'isola di Tenerife venne chiamata "Nivaria" a causa della neve presente sui rilievi. L'odierna Madeira fu chiamata "Junonia" per il grande numero di colombe (Columba Junoniae ) che furono viste volare sopra le coste. Le colombe di questa specie erano dedicate alla dea romana Giunone. Dopo la fine di Roma si dovettero aspettare oltre mille anni prima che Gonçalves Zarco approdasse sulle coste dell'isola di Giunone. Il quale fu colpito non dai volatili, ma dalle estese foreste verdeggianti. Divenne così l'isola del legno.

giardino tropicaleSul mito di Atlantide molto si è detto e scritto. Tra le tante cose il mito racconta che alcune carte nautiche contenenti l'esatta posizione del "continente perduto" e tutte le terre oltre l'Oceano Atlantico, fossero depositate nella biblioteca di Alessandria. Dopo la caduta di Alessandria (642 d.C.) furono portate a Costantinopoli. Nel 1453 Costantinopoli cadde in mano ai Turchi e gli ultimi eruditi cercarono rifugio in occidente, particolarmente in Italia. Saputo che il Principe di Portogallo li avrebbe accolti volentieri si diressero a Sagres dove Enrico il Navigatore raccoglieva mappe ed informazioni sulle terre sconosciute. Enrico era talmente certo su cosa ci fosse oltre l'Atlantico che ordinò a Gil Eanes di veleggiare verso sud, costeggiando l'Africa. Si deve forse alle rotte errate di questo capitano, che tornò indietro impaurito dall'ignoto, se la circumnavigazione del continente dovette aspettare ancora qualche decennio. Ordinò quindi a Gonçalo Velho di veleggiare verso ovest per occupare le terre che lì sicuramente si trovavano. Si scoprirono così le Azzorre. Alcuni studiosi di quella eccitante vicenda giungono ad essere convinti che la quantità di informazioni raccolte da Enrico, il monarca più colto ed illuminato di quel periodo, fossero sufficienti per sapere dell'esistenza dell'America e persino dell'Antartide. Di tutto ciò venne a sapere, tra gli altri, Cristoforo Colombo che "scoprì" ( o riscoprì??), nel senso moderno ed occidentale del termine, il Nuovo Mondo.

Che prima di Colombo altri europei abbiano visto (e quindi scoperto,,,,,) l'America è fuori dubbio. Certamente nell'antichità qualche navigatore sarà stato spinto dalle correnti verso l'America, dalla quale, evidentemente, non fece più ritorno. Ecco quindi diventare credibile la leggenda maya-azteca di Kukulkan-Quetzalcoatl, vecchia di secoli già prima della scoperta, che racconta di un principe dalla "pelle chiara" approdato nello Yucatan e proveniente dal mare. Invece è certo, dati archeologici alla mano, (sito di Anse aux Meadows, Terranova, Canada) che i Vichinghi (Leif Eiriksson nel 1000 - 1020 circa) furono in Groenlandia, Labrador e Terranova.

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