Le prime impressioni risalgono a due giorni prima, durante l'avvicinamento dell'aereo alle belle scogliere di São Lourenço, estrema propaggine dell'isola verso l'Europa e l'Africa.
A giudicare dai profili che si stagliavano scuri ed avvolti nelle nubi, quello che mi aspettava era un'isola pressoché priva di spiagge, dai profondi solchi vallivi, ripida, montagnosa. Una grossa pietra piantata in mezzo all'oceano.
La conferma a tutto ciò arriva a pochi metri dall'atterraggio, quando ci si rende conto di come gli uomini abbiano dovuto togliere spazio al mare e alla terra pur di riuscire a costruire una pista che potesse accogliere un traffico aereo moderno e piuttosto sostenuto.
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