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Home Luoghi Magia e mistero L'Uomo chiamato Namarasotha (página em português)
Traduzione Roberto Bianchi

 

L'Uomo chiamato Namarasotha

Una leggenda del Mozambico

 

C'era un uomo che si chiamava Namarasotha. Era povero ed era sempre vestito di stracci. Un giorno andò a caccia. Arrivato nella foresta, trovò una impala morta.
Mentre si preparava per arrostire la carne dell'animale, apparve un uccellino che gli disse:
- Namarasotha, non si deve mangiare questa carne. Continua che più in là troverai qualcosa di buono.
L'uomo lasciò la carne e continuò a camminare. Più avanti trovò una gazzella morta. Tentava nuovamente di arrostire la carne quando si presentò un altro uccellino che gli disse:
- Namarasotha, non si deve mangiare questa carne. Continua che più in là troverai qualcosa di meglio di questo.

portaObbedì e continuò fino a che incontrò una casa lungo il sentiero. Si fermò ed una donna che stava vicino alla casa lo chiamò, ma lui ebbe paura di avvicinarsi perché sembrava uno straccione.
- Vieni qui!, insisté la donna.
Namarasotha si avvicinò.
- Entra, gli disse.
Lui non voleva entrare perché era povero. Ma la donna insistette e Namarasotha entrò, finalmente.
- Vai a lavarti e indossa questi vestiti, disse la donna.
Lui si lavò ed indossò i pantaloni nuovi. Poi, la donna disse:
- Da questo momento, questa casa è tua. Tu sei mio marito e sei tu che comandi.

E Namarasotha restò, smettendo di essere povero. Un giorno ci fu una festa a cui dovettero andare. Prima di avviarsi, la donna disse a Namarasotha:
- Alla festa, quando balleremo, non dovrai girarti indietro.
Namarasotha concordò ed andarono. Alla festa bevve molta birra di farina di mandioca e si ubriacò. Cominciò a danzare al ritmo del batuque. Ad un certo punto la musica diventò così animata che finì per girarsi.

Ed in quel momento, si trovò com'era prima di arrivare a casa della donna: povero e stracciato.

 

NOTA:
Tutti gli uomini adulti si devono sposare con una donna di altra stirpe. Solo così sono rispettati come uomini e considerato come “ben vestito”. L'adulto senza donna è “stracciato e povero”. La vera ricchezza per un uomo è la sposa, i figli ed il focolare.
Gli animali che Namarasotha incontrò morti simboleggiano donne sposate e se lui avesse mangiato quella carne avrebbe commesso adulterio. Gli uccellini rappresentano i più anziani, che lo consigliano di sposarsi con una donna libera.
Nelle società matriarcali del Nord del Mozambico ( da cui proviene questo racconto), sono gli uomini che si integrano negli spazi familiari delle spose. In queste società, il capo di ognuno di questi spazi è lo zio materno della sposa. L'uomo sposato si deve assoggettare alle norme ed alle regole che questi stabilisce. Se si ribella ed impone le sue, perde lo statuto di marito ed è espulso, portando con se solo le cose che gli appartenevano.
Compiendo sempre quello che gli uccellini gli avevano consigliato durante il suo viaggio in cerca di “ricchezza”, Namarasotha finì per incontrarla: si sposò con una donna libera ed ottenne un focolare. Ma per non aver seguito il consiglio della donna, perse lo statuto dignitoso di uomo adulto e sposato.

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