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Adottato nel: | 1946 |
Musica di: | Michele Novaro (1818 - 1885) |
Testo di: | Goffredo Mameli (1827 - 1849) |
Ascolta: | Per ascoltare l'inno |
Canto degli Italiani (Inno di Mameli)
Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta;
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
ché schiava di Roma
Iddio la creò (1).
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò (2).
Noi siamo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme;
di fonderci insieme
già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci;
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore (3).
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Dall'Alpe a Sicilia,
dovunque è Legnano;
ogn'uom di Ferruccio
ha il core e la mano;
i bimbi d'Italia
si chiaman Balilla;
il suon d'ogni squilla
i Vespri suonò (4).
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
le spade vendute;
già l'Aquila d'Austria
le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
e il sangue Polacco
bevé col Cosacco,
ma il cor le bruciò (5).
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
NOTE:
Il 12 ottobre 1946 il Canto degli Italiani divenne ufficialmente l'inno nazionale. E' conosciuto generalmente non con il suo titolo originale, ma come "Inno di Mameli" o semplicemente "Fratelli d'Italia". L'inno d'Italia è legato alla città di Genova, in quanto genovesi furono il musicista e lo scrittore che lo composero. Scritto e musicato nel 1847, già l'anno successivo durante i moti rivoluzionari che investirono l'Europa, era conosciuto e usato dai repubblicani e da coloro che lottavano per liberare l'Italia dalle potenze straniere.
Goffredo Mameli nasce a Genova il 5 settembre 1827 da un ufficiale di marina e da una nobildonna genovese. Liberale e repubblicano, dopo aver scritto i versi di quello che sarebbe divenuto l'Inno d'Italia, partecipa, nel 1849, alla battaglia di Roma assediata dai francesi. Muore in seguito alle ferite riportate in combattimento il 6 luglio 1849.
Michele Novaro nasce a Genova il 23 ottobre
1818. Musicista e patriota, conduce vita tranquilla. Fu nel 1848 a Torino che
mette in musica il testo del Mameli. Muore a Genova il 21 ottobre 1885.
1: Riferimento alla Roma repubblicana. L'elmo che l'Italia deve portare è quello di Scipione l'Africano, onde vincere la guerra d'indipendenza. Originariamente le prime parole dell'inno erano: "Evviva l'Italia, l'Italia s'è desta ".
2: La patria chiama alle armi. La coorte era una suddivisione della legione romana.
3: Passo molto repubblicano che anticipa l'unione dei popoli europei.
4: In poche parole si racchiudono alcuni simboli storici della lotta contro il dominio straniero. A Legnano nel 1176 la Lega Lombarda sconfisse Barbarossa. Nel 1530 a Firenze la persona simbolo della guerra contro l'Impero fu Francesco Ferrucci. Nel 1746 un ragazzo di soprannome Balilla scagliò delle pietre contro gli Austriaci a Genova. Questo diede avvio al sollevamento che liberò la città. In Sicilia le campane dei Vespri chiamarono nel 1282 all'insurrezione contro gli Angiò.
5: Si fa riferimento al declino dell'Austria e alle sue truppe
mercenarie. Nel 1831 l'alleanza austro-russa aveva soffocato l'indipendenza
polacca. Il sangue dei due popoli (italiano e polacco) diventa un veleno per
l'aquila degli Absburgo.
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